Investire in argento conviene?

Investire nei metalli preziosiNegli ultimi anni sono stati sempre di più gli investitori che hanno optato per i metalli preziosi piuttosto che per le tradizionali forme finanziarie, come le obbligazioni e le azioni borsistiche. In genere si decide di acquistare oro da investimento, tuttavia anche l’argento consente buone opportunità. Anche questo metallo pregiato è un bene rifugio ma viene valutato meno dell’oro fin da quando è stato introdotto il sistema del bimetallismo. Al tempo stesso l’argento è ampiamente utilizzato in ambito industriale, soprattutto nel settore dell’elettronica di consumo. Di conseguenza il silver fixing è aumentato notevolmente grazie al boom industriale dei dispositivi elettronici e ai crescenti consumi di Cina e India. Di conseguenza la quotazione è passata da 8 euro a oncia nel 2006 a circa 40 euro a oncia nel 2012.
Bisogna tenere a mente che, come tutti gli altri beni rifugio, l’argento aumenta il proprio valore in presenza di instabilità finanziaria e geopolitica. Di conseguenza l’evoluzione del paesaggio macroeconomico e le decisioni prese dai vari governi diventano dei veri catalizzatori per il mercato dell’argento. Proprio per la sua duplice destinazione d’uso l’argento è più volatile dell’oro, tuttavia può offrire un più alto potenziale di crescita, nonostante sia un bene rifugio estremamente sottovalutato. Ciò avviene nonostante il primo sia cinque volte più raro del metallo giallo e la domanda supera l’offerta da quasi 15 anni. È questa produzione deficitaria a contribuire al continuo apprezzamento dell’argento e si prevede che questa tendenza continuerà a crescere in futuro. Infatti questo metallo ha una grande conduttività termica ed elettrica, è molto malleabile e duttile, tuttavia possiede una grande resistenza alla alte temperature. Inoltre presenta caratteristiche antibatteriche uniche e di conseguenza ha un enorme potenziale d’investimento in un’ampia gamma di settori molto diversi tra loro. Inoltre la crescita del silver fixing può essere accelerata dal fatto che sul mercato dell’argento esistono numerose posizioni short, cioè vendite allo scoperto di questo bene rifugio. A seguito della crescita del corso del metallo, i trader e gli investitori che si trovano in questa posizione devono acquistare per far fronte alla richiesta di consegna, spingendo i prezzi al rialzo.
Esistono diversi modi per poter investire in argento e si distingue tra l’offerta cartacea e il metallo fisico. In quest’ultimo caso le forme più diffuse e apprezzate sono i lingotti e le monete preziose: si tratta di soluzioni classiche, comuni fin nei tempi antichi e che possono andare incontro alle esigenze dei vari investitori. La scelta di acquistare monete d’argento permette anche ai piccoli investitori di optare per questo bene rifugio in quanto è possibile comprare solo pochi pezzi in base alle proprie disponibilità. Al tempo stesso questi elementi sono facilmente conservabili anche in casa all’interno di una piccola scatola. Il mercato si caratterizza per una forte richiesta, soprattutto ni confronti dei dollari e delle sterline: inoltre Regno Unito e USA sono fra i Paesi dove questa cultura di’investimento è maggiormente diffusa. Il valore inciso sulla moneta è fittizio, in quanto quello reale dipende dalla quantità di metallo pregiato contenuto nel pezzo. Questa forma di investimento può presentare alcuni svantaggi in quanto l’argento, a differenza dell’oro, non ha un alto valore intrinseco. Per questo motivo spesso si tende a investire in grandi volumi per aumentare i guadagni. Inoltre, quando si investe in monete d’argento, è necessario puntare ad almeno un raddoppio della quotazione e non speculare sulle piccole variazioni di prezzo a causa degli stessi principi di mercato. Per risolvere in parte questo problema è possibile optare per monete rare o antiche in quanto questi pezzi hanno un valore superiore al proprio contenuto in argento.
Il metodo più diffuso di investimento in metalli preziosi, comunque, rimane il lingotto, che può essere commercializzato in vari pesi e dimensioni per andare incontro alle varie esigenze degli investitori. Per facilitare la gestione e la conservazione alcune banche offrono dei servizi di stoccaggio in appositi caveau. In questo modo gli elementi rimangono all’interno del circuito dell’argento e non devono essere sottoposti al saggio della tocca quando si decide di venderli per monetizzare il proprio investimento. Infatti bisogna tenere a mente che per investire in argento fisico si deve fare riferimento al metallo puro: di conseguenza i lingotti devono possedere una purezza di almeno il 99,9%. Se i pezzi rimangono all’interno del circuito bancario oppure degli operatori del settore, il loro valore risulta certificato in quanto ognuno di loro è numerato ed è possibile tracciarne con esattezza la storia commerciale. In caso contrario bisogna verificare che il titolo (quantità di metallo pregiato contenuta) del lingotto d’argento sia la stessa riportata sui documenti legati attraverso un test apposito. La scelta di investire in monete e in lingotti d’argento si configura come un investimento a medio-lungo periodo in quanto è necessario aspettare alcuni anni prima di poterli rivendere. Invece l’argento finanziario (attraverso quote di un fondo sulla commodity argento o un ETF con sottostante argento) consente movimentazioni più frequenti.