Oro e Argento usato cosa farne quando di decide di venderlo

oro usatoNella propria casa si hanno sempre vari oggetti d’oro e d’argento, soprattutto sono forma di gioielli di vario tipo. Negli ultimi anni è diventata sempre più diffusa l’abitudine di trasformare il proprio oro usato e gli altri metalli preziosi vendendoli, per esempio, presso uno dei tanti compro oro Roma che si trovano nella capitale. In questo modo ci si libera dei gioielli rotti oppure che rimangono inutilizzati nel portagioie ottenendo una somma in contanti per poter fare nuovi acquisti oppure per affrontare delle spese impreviste.
Nelle città la concentrazione di compro oro è molto diversa: il numero maggiore si ha nelle metropoli e nei capoluoghi di regione. Da questo punto di vista abitare a Roma è la soluzione ideale, in quanto si ha a disposizione un’ampissima gamma di possibilità tra le quali poter scegliere. In questo modo si riesce sempre a ottenere la migliore quotazione del proprio oro usato. Quando si decide di vendere i propri gioielli e oggetti d’oro e d’argento bisogna innanzitutto controllare quale sia la quotazione del metallo aureo puro. Questo valore è lo stesso in tutto il mondo, tuttavia l’oro usato è quasi sempre una lega 18 carati. Di conseguenza ogni esercizio commerciale applica una diversa politica dei prezzi a seconda del guadagno che intende ottenere e delle spese che deve affrontare per la gestione del negozio e degli oggetti stoccati. In genere la quotazione applicata è inferiore del 30-35% rispetto a quella riguardante il metallo 24 carati. Per questo motivo è fondamentale confrontare tra loro le varie offerte, controllando che siano riferite all’oro 18 carati. Il modo migliore per trovare la quotazione più vantaggiosa è visionare i siti web dei vari esercizi commerciali presenti nella zona in cui si vive. Infatti a volte la spesa in tempo e benzina per raggiungere un negozio posizionato in un quartiere piuttosto lontano è superiore al guadagno ottenuto dalla piccola variazione di prezzo.
Quando si aliena il proprio argento e oro usati si consiglia di pesare autonomamente i vari oggetti preziosi, così da avere un’idea del loro valore. Bisogna tenere a mente che i metalli pregiati vengono valutati a peso: è sufficiente avere una piccola bilancia digitale che mostri anche i numeri decimali. Al tempo stesso è bene ricordare che nel caso dei gioielli non vengono valutate le pietre. Di conseguenza è necessario togliere le gemme dalla montatura prima di pesare i monili, altrimenti si rischia di falsare il risultato. Se le pietre incastonate sono davvero preziose (ad esempio diamanti, smeraldi, rubini e zaffiri), si consiglia di cedere i pezzi come gioielli e non come oro usato. In alternativa è possibile rivolgersi a un compro oro che tratti anche pietre preziose o che abbia al proprio interno un laboratorio di gemmologia : in questo caso un dipendente è anche un gemmologo in grado di valutare con precisione il gioiello nella sua interezza. Questa soluzione risulta molto più semplice e facile a Roma e nelle grandi città perché gli esercizi commerciali sono maggiormente diversificati e possono offrire molti servizi aggiuntivi, così da soddisfare tutte le varie richieste della clientela.
Inoltre nei centri abitati di notevoli dimensioni e di una certa importanza è molto più comune trovare compro oro affiliati a reti in franchising oppure appartenenti a grandi brand diffusi a livello nazionale o internazionale. Si tratta delle soluzioni più convenienti per i privati che decidono di alienare il proprio oro usato in quanto hanno una struttura ramificata e organizzata. Di conseguenza sono presenti servizi gratuiti come la valutazione senza impegno del proprio oro usato a domicilio oppure il servizio blocca prezzo. In questo modo si evita che le improvvise fluttuazioni dell’oro possano influire sul prezzo di vendita per 24-48 ore. Inoltre i grandi brand spesso applicano quotazioni di favore per attirare la clientela e avere grandi quantità di metallo prezioso da movimentare. Qualunque sia la propria scelta è necessario essere maggiorenni, presentare sempre un documento d’identità valido al negoziante e tenere a mente che i pagamenti in contanti non possono superare i 3.000 euro in base alle leggi antiriciclaggio.