Vendere l’oro che abbiamo in casa è sempre conveniente?

4144894599Se in casa si hanno degli oggetti in oro è sempre conveniente venderli? La risposta è affermativa, senza dubbio, a condizione ovviamente che gli oggetti in questione non abbiano un particolare valore affettivo.

Facendo riferimento a dei compro oro è possibile vendere i propri articoli preziosi nel pieno rispetto delle normative vigenti: queste attività, infatti, sono autorizzate ad acquistare oro direttamente dai privati, riconoscendo loro un pagamento in contanti immediato.
Deve essere premura del consumatore, in questi casi, rivolgersi a un compro oro regolarmente autorizzato; da questo punto di vista è utile ricordare che queste attività devono far compilare al proprio cliente alcuni documenti, in modo che ogni transazione sia tracciabile e trasparente al 100%.

Gli oggetti in oro che possono essere acquistati dai compro oro sono tantissimi: orologi, orecchini, bracciali, collane, gioielli… qualsiasi articolo in cui sia presente dell’oro viene trattato da queste aziende, anche oggetti rotti, rovinati, o esteticamente poco piacevoli.
I compro oro, infatti, sottopongono gli oggetti acquistati a degli appositi processi di fusione, attraverso i quali si riesce a ricavare dell’oro puro che può essere rivenduto o subito riutilizzato per produrre dei nuovi articoli realizzati in questo metallo prezioso.
Il fatto che un oggetto sia esteticamente gradevole o meno, che sia in condizioni perfette o molto compromesse, è del tutto irrilevante, e non incide in nessun modo sulla sua valutazione.

Quanto può valere un oggetto in oro? Questa è la prima domanda che, legittimamente, si pongono le persone che valutano la possibilità di vendere un oggetto in oro di loro possesso, cerchiamo dunque di fare chiarezza a tal riguardo.
Il valore di un oggetto in oro dipende fondamentalmente da due parametri: la quantità di metallo prezioso effettivamente contenuta nell’articolo e la sua qualità.
Parlare di “qualità” per quanto riguarda l’oro, in realtà, non è corretto, anzi è molto più appropriato parlare di “purezza”.

Non tutti gli oggetti in oro, infatti, sono analoghi da questo punto di vista: l’oro che viene utilizzato per la realizzazione di gioielli o articoli di altro tipo, infatti, viene abitualmente mescolato ad altri metalli, creando così delle leghe. I vari oggetti in oro, dunque, presentano livelli di purezza differenti, e l’unità di misura relativa è il carato.
Il carato indica sostanzialmente quanti grammi di oro puro sono presenti per 1000 grammi di lega metallica: si spazia da un minimo di 1 kt, il quale corrisponde esattamente a 41,667 g di oro su 1000 g di lega, fino ad un massimo di 24 kt, ovvero un oro pressoché puro.
Come si può facilmente immaginare, il valore dell’oro è direttamente proporzionale alla quantità di carati che lo riguardano, quindi alla sua purezza.

Quantità di oro e relativa purezza, dunque, sono gli aspetti che determinano il valore di un oggetto in oro, e per conoscere in modo specifico a quanto ammonta il valore del proprio oggetto bisogna rapportare questi due parametri alla quotazione ufficiale di questo metallo prezioso.
L’oro infatti, proprio come l’argento, ha una sua quotazione ufficiale che può essere consultata liberamente da chiunque, anche semplicemente collegandosi ad un sito web attendibile.
La quotazione dell’oro non è stabile nel tempo, ma è soggetta a fluttuazioni, di conseguenza è molto importante consultare con accortezza la quotazione di questo metallo prezioso prima di procedere con la sua vendita.

Ma come è possibile che compro oro tra loro concorrenti propongano offerte diverse per il medesimo oggetto in oro? Sebbene, come detto, l’oro abbia una quotazione ufficiale e dipenda da dati oggettivi, le aziende che operano in questo settore possono trattenere delle percentuali differenti dal valore del bene, ed è ovviamente da queste percentuali che l’azienda riesce a ricavare i suoi profitti.
La persona che vuol vendere un oggetto in oro, dal suo canto, può orientarsi verso l’attività di compro oro che effettua la proposta economica migliore, fermo restando che comunque le differenze tra aziende concorrenti sono davvero esigue: un’azienda che trattiene percentuali troppo alte, o troppo basse, assai difficilmente riuscirebbe a stare sul mercato.

Vendere gli oggetti in oro che si hanno in casa, dunque, può essere davvero molto conveniente: oggetti inutilizzati, o magari esteticamente poco armoniosi, possono essere trasformati in modo tempestivo in denaro contante.