Il tuo oro usato? Trasformalo in lingotto!

lingottiComplice la profonda crisi economica e finanziaria che da alcuni anni si è abbattuta anche nel nostro Paese, il mercato dei metalli preziosi, e dell’oro in particolare, ha registrato un boom sorprendente. E’ sempre più frequente, tra gli italiani, la decisione di ricorrere alla vendita dei propri gioielli, di beni preziosi e dell’oro usato in generale, spesso per far fronte alle proprie esigenze di liquidità. Nel 2014, secondo l’ultimo Rapporto Italia dell’Eurispes, ad esempio, il 18.7% degli italiani ha dichiarato di aver fatto ricorso alla vendita di beni preziosi di famiglia per disporre di denaro contante. Ma al mercato dell’oro si rivolge anche chi decide di realizzare un investimento sicuro: spesso, quindi, chi possiede gioielli e preziosi si rivolge ad intermediari specializzati per il recupero dell’oro puro mediante fusione e successiva trasformazione in lingotto da investimento.
Tradizionalmente, infatti, l’investimento in oro e altri metalli preziosi è considerata l’opzione meno rischiosa disponibile sul mercato: sia in tempi di crisi che di prosperità, i metalli preziosi mantengono stabile il proprio valore e la loro domanda resta piuttosto sostenuta. In particolare, il possesso di oro può rivelarsi particolarmente vantaggioso nelle fasi di recessione economica, avendo un ciclo naturale generalmente speculare rispetto a quello dei mercati tradizionali, ossia registrando un andamento dei rendimenti tipicamente inverso rispetto a quelli di azioni, obbligazioni e titoli di Stato.
Bene rifugio per eccellenza, quindi, l’oro può rivelarsi un’opportunità di investimento ideale per diversificare il proprio portafoglio di attività.

Individuare intermediari specializzati ed affidabili
E’ essenziale per chi decide di impiegare in modo produttivo l’oro usato e trasformarlo in lingotti, individuare operatori specializzati affidabili e sicuri. La diffusione della pratica di ricorrere al mercato dell’oro si è accompagnata, o meglio ha portato con sè, il proliferare di esercizi commerciali comunemente noti come Compro Oro, insediatesi in modo piuttosto uniforme su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, in assenza di una regolamentazione precisa, può aumentare il rischio di ritrovarsi coinvolti in operazioni non del tutto regolari o veri e propri imbrogli. La scelta più sicura potrebbe essere quella di rivolgersi a un Banco Metalli, ossia ad un operatore qualificato nel settore dell’oro, autorizzato ad operare direttamente dalla Banca d’Italia previo accertamento del possesso di requisiti di solidità patrimoniale e affidabilità. I Banco Metalli sono gli unici operatori che possono trattare l’oro da investimento, procedendo quindi alla fusione ed alla successiva lingottatura del materiale acquistato.

Processo di fusione dell’oro
Al fine di recuperare oro puro a partire da gioielli ed altre forme di oro usato è necessario sottoporre il metallo al processo di fusione. A tal fine, l’oro viene posto all’interno di contenitori detti crogioli ed inserito in forni tipicamente a gas che raggiungono una temperatura di 1064 gradi centigradi. L’oro viene mescolato con ridotte quantità di borace, sostanza capace di favorire il processo di liquefazione dell’oro e di altri metalli nobili e di evitarne l’ossidazione e il salnitro, che rende ancora più liquido il metallo. Raggiunta la temperatura di 1064°, l’oro viene colato all’interno delle staffe, ossia appositi contenitori di ghisa e grafite precedentemente unti con olio di lino. La colatura deve essere realizzata piuttosto velocemente per evitare che il metallo si solidifichi creando degli strati che possono alternarne la purezza.
Il processo di fusione è indispensabile per estrarre il metallo puro e raffinato da gioielli, in cui spesso l’oro è mescolato ad altri metalli che servono a renderlo più o meno resistente o ad assumere colorazioni particolari. Il risultato della fusione è un lingotto che verrà successivamente analizzato al fine di stimarne il valore e la purezza e trattato con acido solforico per aumentarne la brillantezza.

Come stimare il valore di un lingotto
Oltre che, ovviamente, dal suo peso, il valore di un lingotto dipende dal grado di purezza dell’oro in esso contenuto. Per valutare la qualità del lingotto ottenuto si utilizza solitamente una procedura detta saggio alla tocca o spot test, ossia un esame chimico che viene realizzato su piccole parti del materiale per verificarne la composizione qualitativa.